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al testo di Amina Narimi
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In alto Dove s’incontrano le nuvole alle stelle Hai perso i passi ai piedi, Tra cosa e cosa il taglio ? Per scavare l’anima Così violentemente amante Ogni profezia Vibra incomprensibile Assolvendo sofferenze Nella mensa amara della notte Ho abbassato gli occhi Ho cantato all’indietro a scomparire Danzando da distanze spaventose
E' l’aria –questa- Dove mi hai trovato Tu, Sottile al Nostro sentire, Come l’amore è solida Sacra stretta nel giro del sole.
Come possono fiocchi di neve Da così lievi Diventare una tormenta?” La stessa voce Lo stesso sguardo, le mie semplici parole Si sollevano Dal tronco in controluce come braccia Tagliando gli aquiloni in fondo al vento Uniamo ancora i polsi per volare Sulle dorsali fragili del tempo Come abbiamo imparato a fare Con la poesia Sia benedetto il Vuoto Suo E il taglio in cielo che attraversa Il nostro sguardo : è uno spiraglio Un al di là di dove sei Passaggio continuo che concede la visione Di un bisbiglio che non accade mai Una volta sola, una sola volta per tutte.
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